lunedì 20 aprile 2015



Addio alle  armi

La vicenda riguardante il capitolo XXIII e XXIV, del libro Addio alle armi di Ernest Hemingway, è ancora ambientata a Milano e successivamente si sposta all’interno del treno che riporta il protagonista al fronte. Frederick Henry aveva chiesto al portiere di trovargli e mantenergli un posto nel treno da Torino diretto al fronte.
L’intero episodio comprende una giornata.
Il nostro protagonista, Frederick Henry, trascorre l’ultima giornata a Milano con la sua fidanzata Catherine Barkley, prima di ripartire verso il fronte. Nella prima parte della giornata i due passeggiano lungo le vie del centro milanese. In seguito si avviano verso un albergo con una carrozza. Giunti a destinazione, cominciarono a mangiare ed a parlare delle loro famiglie e del loro fidanzamento. Catherine gli dice:<<Non restiamo mai a lungo in casa nostra>> (p.168). Solo che, dopo un paio d’ore, sono costretti a separarsi. Quando però Frederick giunge nel treno, inizia a discutere con un capitano che voleva avere il posto, occupato dal portiere, perché era salito sul treno prima di Henry. Così Henry, va trovare riposo sul pavimento, con tutti i suoi oggetti infilati nei calzoni per non essere derubato. Molta gente dormiva a terra, alcuni erano in piedi aggrappati alle sbarre del finestrino; mentre altri ancora, i più fortunati, riposavano sul sedile. Il treno era infatti affollato.

Io credo che la lettura di questo libro aiuti a riflettere sulla propria vita, sui problemi che caratterizzano la nostra vita quotidiana e su come affrontarli. Credo faccia risaltare anche quanto l’uomo risulti impotente di fronte alle difficoltà della vita. È un libro che aiuta a crescere.

Il titolo può essere interpretato in due modi: addio alle armi intese come pistole ecc., oppure intese le braccia di Catherine, che è morta; infatti il titolo originario è A Farewall to Arms dove si delinea maggiormente il significato attribuito al titolo.


Ernest Hemingway, A Farewall to Arms (Addio alle armi), traduzione di Fernanda Pivano, Oscar Mondadori, Milano 2010.


Giulia

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