Commento
capitoli XXXI – XXXIV, Addio alle armi.
Nei capitoli precedenti Frederic,
dopo il crollo del fronte a Caporetto, si trova travolto dalla caotica ritirata
e viene fermato dalla polizia militare. Per sfuggire alla fucilazione il
tenente si getta nel Tagliamento e, una volta lontano dai carabinieri, sale a
bordo di un treno e si dirige a Milano dove lavorava Catherine Barkley, la sua
fidanzata.
Arrivato lì, però, scopre che lei
e una sua collega, Helen Ferguson, si erano recate a Stresa.
Frederic fa tappa da un suo
conoscente, Simmons, che gli presta degli abiti borghesi, essendo lui ancora in
uniforme. Poi prende il treno per raggiungere l’amata.
A Stresa i due si ritrovano e
passano la notte insieme in un albergo. In quel momento decidono di fuggire in
Svizzera, per scampare alla polizia militare che cercava i disertori come
Frederic.
Il messaggio che traspare da
queste pagine, è quello di crudeltà e inutilità della guerra. Paradossalmente,
in queste occasioni, emergono anche i buoni sentimenti d’umanità della gente.
Nonostante il protagonista sia un disertore, quindi un traditore, incontra
persone che cercano di aiutarlo in ogni modo, sia materialmente che dando buoni
consigli.
Nel brano Frederic scappa da un
pericolo reale per la sua vita, ovvero dalla polizia militare, ma nel contempo
cerca di lasciarsi alle spalle gli orrori della guerra.“Stavo andando a
dimenticare la guerra. Avevo fatta una pace separata” (pag. 253)
Essa, però, non può essere
dimenticata: una grande disgrazia che ha distrutto una generazione e resterà,
per sempre, impressa nella storia. “«Non parlarmi di guerra» dissi. La guerra
era molto lontana. […] Ma non avevo la sensazione che fosse proprio finita” (
pag. 255)
Allo stesso tempo, il brano
esalta l’amore in tutte le sue declinazioni, in opposizioni alle mostruosità
della guerra.
Nel capitolo XXXIV si
evidenziano, inoltre,, i due modi in cui viene interpretato l’amore. La Ferguson rappresenta
quello tradizionale mentre Catherine quello passionale, nel nostro caso la fuga
in Svizzera descrive il prevalere di quest’ultimo.
Ciò che mi ha colpito è che i
sentimenti espressi: amore, amicizia, generosità, anche se riferiti ad eventi
di un secolo fa sono estremamente attuali ed esprimono valori universali dei
giorni nostri.
E. Hemingway, Addio alle armi, Traduzione di F.
Pivano,
Arnoldo Mondatori editore, 1970
Martina