UN ANNO SULL’ALTIPIANO
Emilio Lussu
Capitolo XVII
Questo brano, ambientato
sull’altipiano di Asiago ad Agosto del 1916, racconta un episodio della guerra
in trincea del 2° battaglione della 339ª fanteria di cui ne faceva parte anche
Emilio Lussu.
A capo di questo battaglione vi
era il colonnello Carriera Michele. Un giorno di metà agosto venne comunicato al battaglione che
l’indomani ci sarebbe stato un assalto, che fu poi rinviato, quindi i soldati
potevano contare su un giorno in più di vita assicurata. Per loro, che
combattevano in quelle condizioni, anche questo, solo sapere di poter dormire
un’ora in più, era come poter vivere una vita intera. «Poter dire, verso
l’alba, in quelle condizioni, era molto. [...] ecco, io dormo ancora mezz’ora,
e poi mi sveglierò e mi fumerò una sigaretta, mi riscalderò una tazza di caffè,
lo contellinerò sorso a sorso e poi mi fumerò ancora una sigaretta.». (pag.
119)
Arrivarono gli ordini del nuovo
combattimento e il battaglione cominciò a risalire. Per rientrare in linea
dovevano passare per il comando del primo battaglione e, proprio mentre lo
stavano attraversando, arrivò la notizia che il generale Leone era morto. Questa
fu una gioia per tutti, perchè era
odiato dai soldati.
Il capitano
Zavattari, capitano del 1° battaglione, li invitò a rimanere per brindare alla
morte del generale. Ad un certo punto, però, mentre tutti avevano i bicchieri
levati, arrivò il generale Leone in groppa ad un mulo. Tutti erano stupiti ed
il generale chiese perchè stessero festeggiando, essi dissero che era per le
medaglie che erano state consegnate, anche lui brindò e poi se ne andò.
Il giorno
seguente, durante un combattimento, il tenente colonnello venne ferito ad un
braccio e svenne. Quando si riprese un portaferiti gli fasciò il braccio, poi
il tenete pregò l’aiutante di avvicinarsi, gli dettò una proposta dove diceva
che lui era stato ferito gravemente al braccio mentre conduceva il suo
battaglione all’assalto e con eroica fermezza aveva rifiutato di cedere il
comando e di farsi trasportare al posto di medicazione. Propose che gli fosse
riconosciuta una medaglia d’argento al valor militare.
Infine lo
portarono al posto di medicazione.
Secondo me
questo brano mette in rilievo le atrocità, la crudeltà, l’inutilità della
guerra e le orribili situazioni in cui i soldati erano costretti a combattere.
Emilio Lussu, Un anno sull’altipiano, Giulio Enaudi
editore, Torino 2014.
Gloria
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